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Maxi-attacco hacker agli alberghi Marriott, a rischio i dati di 500 milioni di clienti
Scoperta una falla che risale al 2014: violati numeri di carte di credito, passaporti, identità, email. Le scuse dell’azienda. In corso un’indagine interna
30 Nov 2018

Attacco hacker in larga scala al database della Starwood, parte della catena internazionale di hotel Marriott. A rischio carte di credito, email, numeri di telefono di 500 milioni di clienti che sono stati ospiti degli alberghi dal 2014 a oggi. In corso un’inchiesta interna.
La Marriott ha spiegato in una nota che un dispositivo di sicurezza interno ha segnalato un tentativo di accesso al database Starwood. E dopo una breve indagine è emerso che “una persona non autorizzata si è appropriata di alcune informazioni”.
“Siamo profondamente dispiaciuti per l’incidente”, ha detto la compagnia americana annunciando di aver creato un sito per aiutare i clienti colpiti negli Stati Uniti e in altri Paesi.
La prima segnalazione di un possibile incidente era stata ricevuta dalla Marriott International l’8 settembre scorso: l’indagine successiva ha rivelato che effettivamente era stata violata la rete Starwood già dal 2014. L’azienda ha confermato che le informazioni sono state copiate e crittografate dagli hacker che si sono trovati davanti – scrive Forbes – un vero e proprio “buffet” di informazioni personali provenienti dalla prenotazione degli ospiti Starwood. I dati includono nomi, indirizzi postali, numeri di telefono, indirizzi e-mail, numeri di passaporto, informazioni sul conto Starwood Preferred Guest, date di nascita, sesso, arrivo e partenza, date di prenotazione.

Maxi-attacco hacker agli alberghi Marriott, a rischio i dati di 500 milioni di clienti

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