Un esercito di inventori italiani che numericamente è quasi quanto i Carabinieri.
«Un popolo di poeti di artisti di eroi / di santi di pensatori di scienziati / di navigatori di trasmigratori». E’ scritto sulla facciata del Palazzo della Civiltà del Lavoro. Ma io direi Italia Popolo di Inventori. Da Antonio Meucci a Alessandro Volta, da Enrico Fermi a Leonardo da Vinci, da Guglielmo Marconi a Lazzaro Spallanzani l’Italia ha sfornato inventori noti e meno noti in quantità.
Analizzando i dati riportati dall’UIBM, Ufficio Italiano Brevetti e Marchi su tutto l’archivio dei brevetti italiani, ho raccolto il numero di inventori secondo il nome di battesimo. Intanto devo precisare che nei brevetti l’inventore è un dato secondario, il dato principale è il detentore del brevetto, persona fisica o società. In realtà la statistica che riporto tratta appunto di titolari di brevetti. prendendo i 50 nomi machili e i 50 nomi femminili più diffusi, in ordine di diffusione. Ovviamente in questa statistica il titolare del brevetto è una persona fisica op una società di persone che contiene il nome del titolare.
Come si può vedere la distribuzione dei titolari di brevetti non è proporzionale alla diffusione del nome (numero d’ordine della tabella). Vediamo adesso il numero dei titolari di brevetti in ordine decrescente secondo il nome che compare nell’archivio UIBM (Ufficio Italia no Brevetti e Marchi).
Nel libro “FIRENZE E LA CITTA’ DEL FUTURO” una interessante proposta per utilizzare al meglio questo esercito di inventori. Che numericamente sono quasi quanto i Carabinieri….